La Penisola del Sinis è l’affascinante promontorio sul mare che fonde spettacolari paesaggi della natura incontaminata e spiagge di morbida sabbia, mare cristallino e resti archeologici di varia natura e bellezza, quali la città di Tharros e la Chiesa Paleocristiana di San Giovanni.
La Penisola del Sinis, insieme all’isola di Mal di Ventre e allo scoglio del Catalano sono un’area marina protetta di grande bellezza, nel comune di Cabras, alle porte di Oristano.
Is Arenas significa “le sabbie“, infatti era il deserto più grande d’Europa. Inizialmente per fermare l’avanzamento della siepe è stata creata una fitta rete di siepi verdi, e in un momento successivo è stata eseguita la semina di Pini domestici. Negli anni ’60 è stata introdotta anche l’Acacia saligna.
Ora a proteggere la spiaggia di Is Arenas c’è l’immensa pineta di 750 Kmq, uno dei più estesi rimboschimenti d’Europa.
Il territorio di Barumini, grazie alla presenza dell’Area Archeologica su Nuraxi, costituisce la più importante testimonianza della civiltà nuragica della Sardegna. Per la grandiosità di quest’Area, nel 1997 l’Area è stata inserita tra i beni come Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Presente nel Comune di Barumini anche un Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale “Giovanni Lilliu” dove vengono ospitate mostre temporanee e permanenti oltre ad una mostra mercato di prodotti artigianali e laboratori didattici.
A Barumini potrai visitare il Museo di Casa Zapata, un museo realizzato all’interno della residenza fatta costruire dalla nobile famiglia aragonese degli Zapata, arrivati in Sardegna nel XIV secolo.
Il Museo è suddiviso in tre sezioni:
Venite a visitare questo museo completamente al coperto fruibile anche per i diversamente abili.
Il territorio di Cabras, paese che si affaccia sui chilometri di costa della Penisola del Sinis, è caratterizzato dalle spiagge di finissimi granelli di quarzo e dalla presenza di numerose testimonianze di epoca neolitica, quali nuraghi e il villaggio di Cuccurru is Arrius, con i suoi colossi in arenaria gessosa rinvenuti in un’area sepolcrale ed esposti attualmente presso il Museo Civico Giovanni Marongiu.
Città a pochi chilometri da Oristano, che sorge sull’omonimo stagno (uno dei più grandi d’Europa) e il cui territorio comprende al suo interno la Penisola del Sinis e le meravigliose isole dei Mal de Ventre e del Catalano.
Prodotto tipico della zona detto anche l’Oro di Cabras è la bottarga, ricavata dalle uova di muggine essiccate al sole e salate, ampiamente impiegata nella preparazione dei piatti tradizionali della cucina sarda.
A Cabras potrai visitare il Museo Civico Giovanni Marongiu, dove si trovano esposte le statue dei Giganti di Mont’e Prama (VIII secolo), sculture nuragiche a tutto tondo, una delle scoperte archeologiche più straordinarie della zona del Mediterraneo.
A una trentina di km dal nostro Is Arenas Camping Village, all’estremità della Penisola del Sinis e adagiata su tre colline, sorge un’area archeologica davvero suggestiva: Tharros, città fondata tra l’VIII e il VII secolo a.C.
La città ha attraversato diversi periodi storici ed è molto interessante per tutti gli appassionati di archeologia per la numerosa presenza di resti che ne testimoniano i vari cambiamenti e le varie influenze delle diverse conquiste subite nel corso dei secoli.
All’interno della città fortificata si trovano dei nuraghi (costruzioni coniche preistoriche tipiche della Sardegna, dove se ne contano all’incirca 7.000 sparsi in tutta l’isola), un santuario di origine fenicia-punica (Tofet), resti funebri completi di urna e stele, edifici di culto tra i quali il Tempietto K attribuito al II secolo e moltissime altre testimonianze della sua storia come costruzioni, strade e acquedotti.
L’isola, granitica, selvaggia e incontaminata, merita assolutamente una visita per il suo ambiente mozzafiato che affascina tutti i suoi visitatori. Lasciati conquistare dal mare dalle mille sfumature di turchese che nasconde dei fondali ricchi di crostacei, molluschi, pesci di ogni genere e relitti di navi e barche affondati nel corso dei secoli.
La piccola isola (lunga soli 2,5 km), dominata dal faro posto al suo centro, è raggiungibile nel periodo estivo servendosi di battelli-taxi o escursioni organizzate. Si consiglia di portare con sé ombrellone, creme da sole, bibite e cibo, in quanto priva di esercizi commerciali.
Scoglio di origine vulcanica di forma circolare di soli 700 mt di diametro, vicino all’isola del Mal di Ventre. A differenza di quest’ultima non è visitabile, tanto meno avvicinabile con imbarcazioni di alcun genere.
La piccola chiesa paleocristiana, situata al centro dell’omonimo villaggio, colpisce per le particolari forme dei suoi blocchi in arenaria biancastra, che rievocano le mura della città di Tharros.
Il suo nucleo centrale risale presumibilmente al V secolo d.C., al quale sono stati poi aggiunti intorno al IX secolo l’abside e le tre navate coperte da volte a botte. La sua ristrutturazione avvenne nell’XI secolo, e le diede l’attuale aspetto caratterizzato da elementi in stile romanico. La chiesetta è una delle più antiche chiese di tutta l’isola.
Al suo fianco, la torre di San Giovanni, costruita tra il XVI e il XVII secolo, che ne prende il nome e che domina da un’altezza di circa 50 metri l’area archeologica sovrastando la meravigliosa spiaggia di San Giovanni, dalla finissima sabbia bianchissima e dal mare dalle mille sfumature turchesi.
Un contesto che regala agli occhi uno spettacolo contraddistinto dalla fusione di natura e cultura, peculiarità di tutta la Penisola del Sinis.